






Nella trabeazione degli edifici dorici, la metopa è la porzione di muro, sovrastante è epistilio e compresa fra due aperture, destinate all’inserzione delle travi e da cui si originavano i triglifi.
Esempio di colonna dorica e terminologia
Il prònao, dal gr. πρόναος, composto di προ- «avanti» e ναός «tempio» (propr. «posto davanti al tempio»), in latino pronāus, è la parte anteriore del tempio, e consiste in un portico colonnato, precede la cella; ha la funzione di filtro simbolico tra l’esterno (realtà umana) e l’interno (realtà divina).
In alcuni particolari edifici di culto, come i mitrei, è la stanza che precede il santuario; nei templi greci ha in genere profondità uguale o poco maggiore all’ampiezza di un intercolumnio, in quelli romani è assai vasto e talvolta quadrato.
Il matroneo è un loggiato interno che corre al di sopra delle navate minori in varie basiliche paleocristiane, originariamente riservato alle donne.
Nelle chiese medievali i matronei persero la funzione di accoglienza e divennero esclusivamente elementi architettonici, posti sopra le navate laterali e con la funzione strutturale di contenere la spinta della navata centrale, formati solitamente da campate sovrapposte a quelle delle navate laterali.
Nelle chiese protogotiche i matronei erano uno dei quattro elementi che costituivano la parete interna (arco, matroneo, triforio e cleristorio), mentre appaiono più raramente nel periodo successivo dell'architettura gotica.
Matroneo della cattedrale di Trani (da Wikipedia)
In architettura, la parasta è un pilastro, generalmente completo di base e capitello incorporato alla parete, ma sporgente rispetto a questa.
Si differenzia dalla lesena che, pur avendo apparentemente lo stesso aspetto esterno, ha invece funzioni solo decorative. Infatti sebbene presenti all'esterno un aspetto simile, la parasta è un vero elemento di sostegno, con funzione statica, inglobato nella parete e non, semplicemente, addossato ad essa.
L'Obelisco Lateranense, in piazza San Giovanni in Laterano a Roma. Con i suoi 32,18 metri è l'obelisco egizio più alto del mondo (da Wikipedia).Monumento commemorativo dell'antico Egitto, poi imitato anche in Etiopia, di forma quadrangolare allungata con una punta piramidale chiamata pyramidion. Gli obelischi antichi venivano ricavati da un unico blocco di pietra (un monolito).
Furono largamente imitati, dall'antichità fino all'epoca moderna. Il nome deriva dal greco 'obelos', ovvero spiedo e 'obelisco' è un diminutivo che vuol dire 'spiedino'. Si differenzia dalla stele che invece si riferisce generalmente a un monolito.
l più antico obelisco di cui si ha notizia fu eretto a Eliopoli durante il regno di Teti (2345-2333 a.C.).
I romani erano infatuati degli obelischi, al punto che oggi gli obelischi che si trovano a Roma sono più numerosi di quelli rimasti in Egitto. I romani inoltre scolpirono i loro obelischi in stile egizio, e se ne conoscono cinque situati a Roma.
Risulta spesso installato come elemento decorativo in aree monumentali delle moderne città.
Glossario archeologico
In questa sezione proponiamo un piccolo glossario dei termini archeologici che si possono trovare nelle pubblicazioni.
Il glossario non ha la pretesa di esaustività, ma solo di fornire un primo aiuto a chi ne ha bisogno.
Elenco dei termini dalla lettera A alla lettera C.
Elenco dei termini dalla lettera D alla lettera F.
Elenco dei termini dalla lettera G alla lettera L.
Elenco dei termini dalla lettera M alla lettera P.
Elenco dei termini dalla lettera Q alla lettera T.
Elenco dei termini dalla lettera U alla lettera Z.