






Lo schema di ricezione a doppio palleggiatore è valido per formazioni Under 12/Under U13 con ruoli di attacco ancora indifferenziati.
Prevede come dice il nome la presenza di un doppio palleggiatore in campo, "spostati" di tre posizioni rispettivamente l'uno rispetto all'altro, così che uno dei palleggiatori in qualsiasi rotazione si trova in prima linea (o attacco) e uno in seconda linea (o difesa).
Questo schema prevede la presenza di un doppio palleggiatore, rispettivamente in posto 2 (P2) e in posto 5 (P5).
Dal punto di vista dell’arbitro ai fini del controllo della rotazione, a destra è mostrata è la configurazione di base.
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La ricezione è a 5 elementi, escluso il palleggiatore in zona d’attacco. A lato, sulla figura di sinistra, sono indicati gli spostamenti da eseguire per prepararsi a ricevere, così come indicato nella figura finale di destra!
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ATTENZIONE: per evitare falli di posizione:
Sotto, al lato sinistro sono indicati gli spostamenti da eseguire dopo la ricezione. Il palleggiatore può muoversi solo dopo l’esecuzione della battuta (altrimenti fa fallo di rotazione)!
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Una volta in gioco, si noti come il palleggiatore prenda posizione al centro della rete, al confine tra posto 2 e posto 3.
Il seguente schema prevede la presenza di un doppio palleggiatore, rispettivamente in posto 3 (P3) e in posto 6 (P6).
Dal punto di vista dell’arbitro ai fini del controllo della rotazione, a destra è mostrata è la configurazione di base.
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La ricezione è a 5 elementi, escluso il palleggiatore in zona d’attacco. A lato, sulla figura di sinistra, sono indicati gli spostamenti da eseguire per prepararsi a ricevere, così come indicato nella figura finale di destra!
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Sotto, al lato sinistro sono indicati gli spostamenti da eseguire dopo la ricezione. Il palleggiatore può muoversi solo dopo l’esecuzione della battuta (altrimenti fa fallo di rotazione)!
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Il palleggiatore di zona d’attacco è già nella sua zona «naturale», al confine tra posto 2 e posto 3.
Questo schema prevede la presenza di un doppio palleggiatore, rispettivamente in posto 4 (P4) e in posto 1 (P1).
Dal punto di vista dell’arbitro ai fini del controllo della rotazione, a destra è mostrata è la configurazione di base.
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La ricezione è a 5 elementi, escluso il palleggiatore in zona d’attacco. A lato, sulla figura di sinistra, sono indicati gli spostamenti da eseguire per prepararsi a ricevere, così come indicato nella figura finale di destra!
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ATTENZIONE: per evitare falli di posizione:
Sotto, al lato sinistro sono indicati gli spostamenti da eseguire dopo la ricezione. Il palleggiatore può muoversi solo dopo l’esecuzione della battuta (altrimenti fa fallo di rotazione)!
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Una volta in gioco, si noti come il palleggiatore prenda posizione al centro della rete, al confine tra posto 2 e posto 3.
L'arbitro autorizza il servizioIl servizio è l’atto della messa in gioco della palla da parte del giocatore difensore destro, posto nella zona di servizio.
Il primo servizio del 1° e del 5° set è effettuato dalla squadra che ne ha ottenuto il diritto al sorteggio. Gli altri set iniziano con il servizio della squadra che non lo aveva effettuato per prima nel set precedente.
Il 1° arbitro autorizza l’esecuzione del servizio, dopo aver verificato che le squadre siano pronte a giocare e che il giocatore che deve servire sia in possesso della palla.
Per dare il via libera all'effettuazione del servizio, l’arbitro:
Fallo di veloI giocatori della squadra al servizio non devono impedire agli avversari di vedere il colpo di servizio e la traiettoria della palla per mezzo di un velo individuale o collettivo.
Un giocatore o un gruppo di giocatori della squadra al servizio effettuano un velo se agitano le braccia, saltano o si muovono lateralmente, durante l’esecuzione del servizio, o stanno raggruppati, in modo tale da nascondere sia il colpo di servizio sia la traiettoria della palla finché questa raggiunge il piano verticale della rete.
Nel caso uno dei due sia visibile dalla squadra in ricezione, il velo non si configura.
Fallo di rotazione al servizioI giocatori devono seguire l’ordine di servizio registrato sul tagliando della formazione iniziale.
Dopo il primo servizio di un set, il giocatore al servizio è determinato come segue:
Quando il giocatore in servizio non rispetta l'ordine di servizio, si configura un fallo di rotazione, che è sanzionato con un punto all'avversario e la perdita del servizio.
L'arbitro indicherà un movimento circolare con l’indice di una mano.
Fondo linea toccataAl momento del colpo di servizio o dello slancio per un servizio al salto, il giocatore al servizio non deve toccare il campo di gioco (linea di fondo inclusa) o il suolo all’esterno della zona di servizio. Dopo il colpo, egli può andare o ricadere fuori della zona di servizio o dentro il campo.
Se per errore il giocatore tocca anche solo con la punta della scarpa la linea di fondo, commette fallo al servizio, che è sanzionato con un punto all'avversario e la perdita del servizio. L'arbitro fischierà indicando la linea di fondo campo.
Ritardo al servizioDal fischio del 1° arbitro, il giocatore ha 8 secondi per effettuare il servizio.
Il servizio eseguito prima del fischio dell’arbitro è annullato e deve essere ripetuto.
La palla deve essere colpita con una mano o con qualsiasi parte del braccio, dopo essere stata lanciata o lasciata dalla/e mano/i.
È permesso lanciare o lasciare la palla una sola volta. È permesso far rimbalzare la palla a terra o scambiarsela tra le mani.
Qualora il giocatore impieghi più tempo nell'esecuzione del servizio, si ha un fallo di ritardo al servizio e l'arbitro fischierà ed andrà a mostrare otto dita divaricate.
Palla lasciata al servizioDal fischio del 1° arbitro, il giocatore ha 8 secondi per effettuare il servizio.
La palla deve essere colpita con una mano o con qualsiasi parte del braccio, dopo essere stata lanciata o lasciata dalla/e mano/i.
Se questo non avviene e il giocatore non lancia la palla, o il giocatore lascia cadere la palla, si ha un fallo di "palla lasciata" e l'arbitro fischierà il fallo e andrà a alzare il braccio teso, con il palmo della mano verso l’alto.
E’ improponibile praticare uno sport senza conoscere bene le sue regole di gioco e quindi la conoscenza del regolamento è fondamentale. La partecipazione ad un campionato amatoriale richiede l’onere dell’arbitraggio da parte della squadra ospitante, mentre un campionato FIPAV di regola ha arbitri federali.
Come riporta il regolamento FIPAV, l’essenza di un buon arbitro si riassume nel concetto di imparzialità e uniformità:
Ciò richiede una grande credibilità. L’arbitro deve acquisire la fiducia onde permettere agli atleti di divertirsi e ciò significa che deve:
Nel seguito vengono proposti i link ai materiali didattici presentati alle mie atlete in allenamento.
Il palleggiatore Saitta in azioneSia su alzate alte e lontane che su alzate vicine e veloci è fondamentale la precisione di palleggio.
È questa, sicuramente, la caratteristica più tipica dell'alzatore, che deve mettere i propri compagni di squadra in condizione di schiacciare in modo positivo. Il regolare rendimento di uno schiacciatore è, infatti, in larga misura frutto di una precisione costante nelle alzate che riceve.
Inoltre, a parità di precisione di palleggio, quello che fa la differenza tra un regista e un altro, è la scelta del tipo di alzata, che può condizionare sostanzialmente il rendimento dei singoli attaccanti e, di conseguenza, di tutta la squadra. Si parla in questo caso di intelligenza tattica.
A ogni palleggio è necessaria una grande lucidità per sfruttare al massimo sia le potenzialità d'attacco dei propri schiacciatori, sia le debolezze difensive dell'avversario.
Fondamentale risulta anche la reattività negli spostamenti: è necessaria in quanto raramente il palleggiatore si trova già in partenza nel punto di campo dove eseguirà effettivamente il secondo tocco e spesso è costretto, invece, a coprire parecchi metri di corsa per arrivare in posizione corretta sulla palla. Un alzatore con tempi di reazione modesti sarà frequentemente in ritardo e quindi, trovandosi fuori equilibrio, difficilmente riuscirà ad alzare palloni decenti ai propri attaccanti
Un tocco di palla morbido e naturale è anche importantissimo. Esistono essenzialmente due tipologie di alzatori: quelli che posseggono un tocco naturale di palleggio e quelli che, invece, se lo sono costruito negli anni con l'allenamento.
La differenza sostanziale tra queste due categorie è che i primi hanno meno difficoltà a fronteggiare situazioni particolarmente stressanti mentre i secondi, in posizioni di scarso equilibrio o in condizioni di elevata tensione fisica e psicologica, tendono a "sporcare" il palleggio, che può anche diventare impreciso e falloso (fallo di doppia).
L'altezza dei giocatori è diventata di importanza determinante (o se è di bassa statura il giocatore deve possedere una buona elevazione), soprattutto per poter contrastare a muro gli attacchi avversari. Anche i palleggiatori hanno risentito di questa tendenza, tenendo conto, poi, del fatto che l'alzatore, quando è in prima linea, dovrà murare l'attacco dello schiacciatore laterale della squadra avversaria.